“Mio fratello minore Soghomon, 21 anni, studente di musica, stava per completare il servizio militare obbligatorio quando la guerra del Nagorno-Karabakh è scoppiata di nuovo nel 2020. È scomparso il settimo giorno di guerra. Ho iniziato a cercare informazioni su dove si trovasse mio fratello, ma 10 giorni di incessanti ricerche si sono rivelate vane… Ero una musicista che non aveva mai studiato cinema, ma le emozioni che avevano travolto la mia famiglia mi spinsero a usare il telefono per riprendere e documentare tutto ciò che stavamo vivendo. Nessuno immaginava che queste riprese sarebbero diventate un film… La guerra è durata 44 giorni. Ho continuato a girare per altri 2 anni … Abbiamo ricevuto la notizia della sua morte nel febbraio 2021… Ai resti di Soghomon è stato assegnato il numero 1489, che sta per ‘Disperso durante un’azione militare’. Questo numero ha chiuso in modo amaro la nostra storia, ma ha messo la parola fine. Cosa che a molte famiglie ancora manca.” (S. Vardanyan)
Miglior film e premio della giuria FIPRESCI all’IDFA 2023, dove 1489 è stato presentato in anteprima.
Sceneggiatura, fotografia / Screenplay, Photography: Shoghakat Vardanyan
Montaggio / Editing: Tigran Baghinyan, Armen Papyan
Suono / Sound: Hayk Israelyan
Produzione / Produced by: Shoghakat Vardanyan
Shoghakat Vardanyan
È nata nel 1993 a Yerevan, in Armenia. Musicista, nel 2014 si è laureata in pianoforte al Komitas State Conservatory di Yerevan. Dal 2017 suona improvvisazioni libere ed è entrata a far parte della Contemporary Sound Orchestra di Yerevan. Ha partecipato ai workshop EurasiaDoc Armenia e DocTrain Armenia, dove ha avuto come mentore la regista e produttrice russa Marina Razbežkina. 1489 è il suo primo film.