IL TRIO DI BELGRADO

di Goran Marković, con Sergio M. Grmek Germani
a cura di Bottega Errante Edizioni in collaborazione con ESTENSIONI dentro le letterature di confine
Evento in italiano e serbo con traduzione a cura di Maja Vranjes
In collaborazione con l’Associazione culturale Giovanile serba e con l’Unione dei Serbi in Italia

foto Goran Marković

È il 1948 quando la Jugoslavia socialista rompe i rapporti con l’URSS e tutti i dissidenti, veri e presunti,vengono rinchiusi nella prigione perfetta: l’isola di Goli Otok. Lo scrittore vagabondo Lawrence Durrell, futuro autore del raffinato Quartetto di Alessandria, sbarca il lunario come spia per conto dell’ambasciata inglese a Belgrado e finisce per scoprire quello che non deve.
Lettere private, pagine di diario, messaggi in codice, biglietti, verbali di polizia, elenchi, comunicazioni strettamente riservate e articoli di giornale danno vita a un affresco storico polifonico, nel quale la commistione tra realtà documentaria e invenzione letteraria, grazie a una narrazione incalzante dal ritmo cinematografico, restituisce il clima di sospetto e violenza della Guerra Fredda in tutta la sua tragicità.

GORAN MARKOVIĆ (Belgrado, 1946) è tra i più importanti registi del cinema serbo ed ex jugoslavo. Figlio degli attori Rade e Olivera Marković, si è formato artisticamente a Praga presso la FAMU, rinomata accademia del cinema dove hanno studiato, tra gli altri, registi come Emir Kusturica e Goran Paskaljević. A partire dai tardi anni Settanta si è fatto notare con una serie di film provocatori e visionari, nei quali ha ritratto la società serba e le sue contraddizioni durante la crisi del socialismo jugoslavo, i conflitti degli anni Novanta e gli anni del dopo-Milošević, adottando spesso un punto di vista surreale e amaramente ironico.
Attivo anche come drammaturgo e sceneggiatore, ha ottenuto svariati riconoscimenti internazionali e nel 2012 è stato insignito del titolo di ufficiale dell’Ordine delle arti e delle lettere della Repubblica francese.
Autore di tre romanzi, con Il Trio di Belgrado è stato candidato al premio NIN 2018 per il miglior romanzo dell’anno in lingua serba.

Dialoga con Sergio M. Grmek Germani, esperto di cinema balcanico, collabora con i quotidiani Il manifesto, Il Piccolo, Primorski dnevnik e le riviste di cinema La cosa vista (di cui è fondatore), Filmcritica, FilmTv.

evento
  • Giovedì 23
Ore 18:00
  • Antico Caffè San Marco

    Via Battisti, 18 | T +39 040203 5357
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