La disgregazione violenta della Jugoslavia ha determinato gli sviluppi culturali e artistici in tutta l’area balcanica. Tuttavia, va detto che anche l’arte e la musica in primo luogo hanno contribuito attivamente a questa disgregazione, creando delle mutazioni e fratture a livello socio-culturale ben prima che la politica e la guerra intervenissero violentemente.
Le varie forme d’arte hanno svolto infatti un ruolo importante nel veicolare idee politiche, che fossero pro-unitarie, patriottiche o nazionaliste. Se in Slovenia, ad esempio, la scena musicale era impegnata soprattutto nella lotta per un paese libero e indipendente, in Croazia essa venne a incarnare un rinato patriottismo, mentre in Serbia si registrò una grande varietà di reazioni artistiche ai cambiamenti sociali e politici dell’epoca.
A partire da queste suggestioni, l’incontro vedrà dialogare tre esperti dei fenomeni artistici del periodo che, mettendo assieme riflessioni sulle varie forme d’arte di allora, sapranno intessere una trama di relazioni storico-culturali che legano il passato al presente dell’area balcanica.
Intervengono Ana Dević (Università di Bologna), Marco Jakovljević (Università di Zagabria) e Giustina Selvelli (Università di Lubiana).
Ingresso libero