Sceneggiatura: Zita Palóczi, Katalin Moldovai
Fotografia: András Táborosi
Montaggio: Orsolya Soltész
Musica: Tibor Cári
Suono: Gábor Kerekes
Scenografia, costumi: Gyopár Bocskay
Interpreti: Ágnes Krasznahorkai, Tünde Skovrán, Áron Dimény, Soma Sándor, Zsolt Bölönyi, Ágnes Lőrincz, Anna Szász
Produzione: Magma Cinema
Coproduzione: Spot Film, Salamandra Film
Con il sostegno di: Hungarian National Film Institute Incubator Program
Distribuzione internazionale: NFI World Sales
Ana, un’insegnante di letteratura, si trova sotto accusa per aver suggerito ai suoi studenti diciassettenni la visione del film di Agnieszka Holland Poeti dall’inferno (1995) per inquadrare l’opera e la vita di Rimbaud. Il film contiene riferimenti all’omosessualità, che un genitore disapprova. La docente deve giustificare la sua scelta e questo provoca un’assurda reazione a catena. La preside della scuola, Eva, si defila e le conseguenze sui rapporti di lavoro a scuola si fanno sentire. Lo scandalo che ne consegue ha ripercussioni imprevedibili sulle vite di Ana e di Viktor, il figlio dell’uomo che ha sporto denuncia. Mentre il caso finisce in varie inchieste giudiziarie e riemergono ossessioni post-socialiste, l’aria intorno ad Ana e Viktor viene progressivamente a mancare. Il film è stato presentato all’ultimo festival di Toronto e a quello di Varsavia, dove ha vinto il premio come Miglior film nel Concorso riservato alle opere prime e seconde.
“L’ispirazione per il film è nata da un articolo di giornale in cui mi sono imbattuta qualche anno fa, mi ha colpito la pura assurdità della storia. Per un decennio nessuno aveva mai espresso preoccupazioni sui metodi di insegnamento a scuola. La docente era una persona votata all’eccellenza, che credeva fermamente nell’importanza fondamentale dell’istruzione. Tuttavia, il reclamo del padre di uno studente ha innescato una serie di eventi incontrollabili che hanno suscitato in me domande profonde. Come è possibile che la vita di una persona venga completamente sconvolta senza un motivo valido? Che influenza ha l’eredità dell’Europa orientale sulla nostra vita quotidiana e come si manifesta?” (K. Moldovai)
Katalin Moldovai
Regista e sceneggiatrice, è nata nel 1982 a Dés, in Romania. Nel 2013 ha conseguito una laurea in cinema, fotografia e media all’Università Ungherese Sapientia di Transilvania, a Cluj-Napoca. Ha proseguito gli studi all’Università Metropolitana di Budapest con un master in regia televisiva e cinematografica. Durante questo periodo ha diretto alcuni cortometraggi e un documentario. Elfogy a levegő è il suo primo lungometraggio.
2012 A barátkozás lehetőségei cm / sf 2013 Burok cm / sf; Szezon után (After Season) cm / sf; Premi / Awards: 20. National Student Film Festival Budapest – Miglior cortometraggio / Best Short Film 2014 Jegyesek cm / sf 2015 Asszonyok feketében cm / sf 2018 Ahogy eddig (As Up to Now) cm / sf 2019 Peremvidéken doc 2023 Elfogy a levegő (Without Air); Premi / Awards: Warsaw FF – Miglior film Concorso 1-2, Premio FIPRESCI, Premio FIPRESCI Giovani / Best Film Competition 1-2 , FIPRESCI Prize, Young FIPRESCI Prize